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L’ organizzazione entra nel vivo. La grande macchina è partita!


Con Laura andavamo avanti con l’organizzazione, cominciavamo a pensare alla predisposizione della sala, la distribuzione degli ospiti … per quest’ultima è stato facile, per la sicurezza di tutti, vista la pandemia, abbiamo pensato di organizzare i tavoli in modo che ci fossero massimo due nuclei familiari seduti insieme, divisi da un centro tavola,  in questo modo le distanze previste sarebbero state assicurate. 

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Come centri tavola delle semplici boules di vetro con i fiori recisi, che riprendevano gli acquerelli scelti per l'immagine coordinata, addobbi in chiesa, bouquet e il resto,  posizionate al centro di specchi circolari.

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I segnatavoli numerati, poggiati su un elegante merletto, di cartoncino creato da Lò, i segnaposto, invece, delle tags col nome dell'ospite legati con un nastro di raso al tovagliolo.

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https://youtu.be/s0qSNUcKRE8?si=qSIx7_7q3MjPrjUf


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Per la quinta della wedding cake, da organizzare al centro della sala, Laura ha pensato ad una struttura metallica che doveva reggere dei teli di tulle color crema, come fossero i pannelli di una tenda, fermati ai lati dalle nostre inziali (esattamente riprodotte come il font scelto per tutto il resto) lavorate da Laura con gli stessi fiori dell’evento e nella parte alta con un richiamo fiorito.

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Tutto cominciava ad avere un senso, solo a vederlo nel rendering, che Laura prepara ogni volta che ce n’è bisogno, era bellissimo, di una semplicità estrema.

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Bomboniere si? No? Per Gianluca e me è stato un si, non al solito ricordino che poi puntualmente tutti gettano in fondo ad un cassetto, ma a qualcosa che potesse essere utilizzato, volendo, come porta trucco da borsetta, oppure piccolo porta gioie da viaggio.

Le bomboniere di solito sono un qualcosa che noi donne adoriamo, gli uomini, a dire il vero, se ne infischiano alla grande, la maggioranza delle volte ... dunque perchè non dedicare questo dettaglio al mondo femminile?

Laura ci ha proposto, ed ha poi realizzato, dei sacchetti in pura seta color beige, legati da un semplice cordoncino color oro, e dentro i soliti 5 confetti. 

Perché 5? Prima di tutto quando si pensa alla coppia ci deve essere l’idea dell’indissolubilità, dell’indivisibile, il 5 infatti è numero dispari, inoltre rappresentano i cinque auguri che si fanno di solito ai novelli sposi: amore, felicità, lunga vita, prosperità, salute. Ovviamente a completamento della chiusura della bomboniera abbiamo aggiunto l’immancabile tag con i dati delle nozze.

 
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Il mio compito, quando organizziamo le nozze, è di pensare alla redazione dei libretti messa, e per il mio matrimonio non me la sono scampata, ma … visto che è un lavoro che mi piace tanto fare, l’ho fatto più che volentieri, ovviamente approfittando dei nostri viaggi fino al ‘nord’,  per il corso matrimoniale col nostro padre spirituale, ho sottoposto a padre Gianni la stesura definitiva per la sua correzione/approvazione. E, come faccio sempre, ho personalizzato l’interno del libretto con delle preghiere speciali e con i nostri ringraziamenti per gli ospiti.

 

 

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Mentre io sono l’addetta alla parte scritta, creare la copertina fa parte dei compiti di Laura, che ha scelto di assemblare alcuni elementi del set grafico, in modo da formare un cerchio fiorito.

Questi set sono davvero delle bombe! Perchè sono 'pezzi' vari di una stessa serie, te li ho mostrati in un precedente articolo, ricordi? Questo ti permette di utilizzarli di volta in volta per la stationery, nell'ambito di uno stesso evento, in modo da togliere monotonia ai vari elementi dell'immagine coordinata. Certo ci vuole occhio e buon gusto.

Torniamo al libretto, per legarlo Lò ha confezionato dei pompon in pura seta.

Me la ricordo ancora, ore, ore ed ore di lavoro minuziosissimo, come ho già detto mia sorella è davvero maniacale, se non è perfetto si mette a rifarlo daccapo!

 

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Come facciamo sempre, abbiamo predisposto, solo per gli sposi,  la stampa della parte del rito vero e proprio su cartoncino formato A4 da inserire nel libretto, perché si sa,  i due sono sempre emozionatissimi e il fatto che debbano cercare le formule da recitare, sfogliando freneticamente le pagine del libretto, è impensabile, meglio avere un cartoncino a parte, facilmente reperibile al suo interno.



Per quanto riguarda i cestini per il riso, Laura ha pensato di realizzarli in due differenti modi. 

Anzi mi sa che dobbiamo fare un altro piccolo salto indietro negli anni ... circa dieci anni fa dovevamo creare l'immagine coordinata per un matrimonio, e fino ad allora, in giro, non si vedevano altro che coni per il lancio del riso, coni di tutti i colori, con iniziali o senza, con fiocchetti o senza, ma sempre coni... 

Non ne potevamo davvero più di vederli! Oltretutto li trovavamo  puntualmente nei sagrati delle chiese, dove venivano gettati senza pietà, né rispetto, una volta terminata la loro funzione. 

Ci venne così l'idea di proporre qualcosa di nuovo: un cestinetto realizzato in cartoncino a tema e con i colori dell'evento. Furono un successone! Andarono letteralmente a ruba!


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Un'ospite delle nozze con una 'collezione' dei nostri cestinetti per il lancio del riso.

 

Torniamo a me, per il lancio del riso, dunque, parlavo delle due soluzioni,  la prima,  il nostro classico cestinetto, con la stampa fiorita dell’immagine coordinata,  li avremmo posizionati in un bel cesto all'uscita della chiesa per chi avesse voluto 'bombardare' gli sposi con più riso.

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Mentre per i banchi, da posizionare sui libretti messa, Lò ha creato  una deliziosa ed elegantissima scatolina beige rettangolare con un cassettino realizzato sempre con la stampa fiorita uguale al cestino, per estrarre il cassettino col riso, Laura ha inserito il cordoncino col pompon uguale a quello utilizzato per i libretti.

Inutile dire che sia i cestini che le scatoline sono stati 'requisiti' dagli ospiti. Chissà ... li avranno ancora? 

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I giorni passavano davvero veloci, con Gianluca dovevamo chiamare il fotografo, ‘Insoliti scatti’ è stata la scelta, con Laura avevamo conosciuto Carlo Soro, owner dell’azienda, ad una fiera sposi, ci era piaciuto il suo stile ‘reportage’. 

Lui non conosceva il Monastero e si è mostrato subito entusiasta, come ogni fotografo che si rispetti, di trovare nuove fonti ispirative per le sue foto. Siamo rimasti d’accordo che sarebbe arrivato col suo staff dalla sera prima delle nozze.

Forse per una delle rare volte, con Gianluca gli abbiamo chiesto scatti in libertà e soprattutto non ci saremmo mossi dal monastero, al massimo foto nel chiostro.


https://youtu.be/4WAP_Evwt0E?si=VEN-e_MtOgPJuzMo


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Un’altra cosa a cui pensare: noleggiare le tovaglie e tovaglioli bianchi per la sala, una volta fatto pure quello potevamo dire di avere pensato a tutto. 

C'è da dire che ai nostri sposi consigliamo sempre le tovaglie lunghe fino a terra, ma con Gianluca abbiamo scelto tovaglie semplici più corte, la nostra visione era uno stile di nozze low profile, in famiglia, dovevamo  e volevamo restare coerenti con questa scelta. 

Come dico sempre, noi di cojas non amiamo stravolgere le locations, con Gianluca avevamo scelto di fare il pranzo nel refettorio di un monastero, e quella doveva essere la base da cui partire.

Cosa dicevo all'inizio? Tutto deve avere un senso, tutto deve essere allineato allo stile desiderato a monte.  Nulla deve essere mai lasciato al caso.

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Le due Wedding hanno terminato gli allestimenti, finalmente si può andare a cena. ormai tutto è pronto per l'indomani.

Nel frattempo ho pensato di creare il sito dedicato, da inviare a tutti i nostri ospiti, un altro dei servizi offerti da cojas, insieme col trailer 'save the date' che viene spedito 'a sorpresa' via whatsapp a tutti gli ospiti, prima delle partecipazioni formali. 

Da qualche anno, infatti,  si sta consolidando la consuetudine di inviare, via whatsapp, un trailer 'Save the Date' agli ospiti di un matrimonio, prima delle partecipazioni formali. Questo è uno dei miei compiti quando organizziamo un evento, e, in genere, è offerto a chi sceglie l'organizzazione completa.

È una cosa che mi entusiasma, ogni volta scelgo il 'taglio' che deve avere, può essere romantico, spiritoso, dipende ogni volta da come si presenta una coppia. I due futuri sposi mi inviano qualche loro foto e video e io ci fantastico sopra prima di fare il loro trailer, perchè bisogna trovare l'ispirazione.

Per noi  lo avevo montato in chiave comica, perchè riflette un po' il nostro modo di essere. E nel nostro sito, oltre ad una gallery di nostre foto, e altre notizie utili, avevo inserito il link del Monastero insieme con la mappa per poterlo raggiungere.


https://youtu.be/hvyfO3Vx2pY?si=Ku3z6OsxpQTqR18k



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Mancavano all’appello tre ultime cose: trucco e parrucco e … scarpe!


Prossimo articolo: la sposa ribelle non trova le scarpe … andrà scalza all’altare?!

 


Quando si sposa una wedding planner. Ovvero, le nozze viste da dietro le quinte.

Sono qui davanti al foglio bianco, cerco di raccogliere le idee, ho pensato che vorrei scrivere un nuovo articolo per il mio blog. Qualcosa che sia utile per le coppie di sposi che si dovessero affacciare in questo mondo per la prima volta. Condividere la propria esperienza, raccontata in prima persona, può aiutare. Spero! Il mondo dei matrimoni è un caleidoscopio di oggetti, sentimenti, stati d’animo e anche, in molti casi, fonte di stress e ansia…districarsi e uscirne indenni, non è per niente facile!

Proprio per questa moltitudine di aspetti mi chiedo da dove potrei cominciare … forse proprio dalle origini della mia professione.

Fare la event planner è una cosa che mi appassiona oltremodo, avere una visione d’insieme, l’armonia tra decorazioni e location, coerenza tra tenore del ricevimento, invitati, scenografia, cornice dell’evento, tutto questo per me deve avere un senso. E, una cosa che posso constatare ad ogni evento, se sleghiamo dal contesto anche solo uno di questi elementi, esso risulterà banale, sciatto, insignificante, ‘raffazzonato’, a emozioni zero.

Da sempre con Laura, mia sorella, quando arrivavamo ad un ricevimento (e ci succede tutt’ora), al primo colpo d’occhio, notavamo subito le incongruenze, le ineleganze, le stonature, per questo ci proponevamo di aiutare le nostre amiche ad organizzare il loro giorno più bello, perché, per l’affetto che ci legava, desideravamo metterci a disposizione per realizzare un evento dove tutto fosse al suo posto, con semplicità e armonia, con eleganza. Per fare questo c'è bisogno di una skill fondamentale: la visione d'insieme! Mai focalizzarsi su singoli aspetti, mai! Avere la capacità di 'vedere' l'evento completo davanti a te, prima che venga realizzato, ti porta a seguire un unico 'fil Rouge', è proprio questo che rende armonico l'evento.

Le decorazioni in stock, la moda del momento, o tutto ciò che risulta ridondante, déja vu, della serie ‘lo hanno tutti, lo voglio anche io’, non ha mai fatto per noi! Ispirarci, si certo, ma vogliamo ‘rivisitare’, adattare, personalizzare, ogni volta.

Un giorno, proprio un’invitata al matrimonio di una nostra cara amica, vedendo le semplicissime ma particolari decorazioni (nella foto, anno 2010) che avevamo creato, ci aveva consigliato di fare dei corsi per fare della nostra inclinazione naturale una vera professione.

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Ecco, la frittata ormai era fatta! Una persona esterna, che non ci conosceva aveva avuto il potere, con due parole, di metterci difronte a noi stesse, abbiamo finalmente preso atto che quella era la nostra strada, perché no?

Ma soprattutto: perché? Beh,  ce ne sono tanti, in primo luogo per passione, perché quando adori  il lavoro che fai vuol dire che non senti la fatica, vuol dire investirti al 100% al servizio del tuo cliente come se l’evento fosse il tuo, vuol dire renderti utile nel guidare le persone in un percorso tanto complesso come l’organizzazione di un matrimonio, dove sbagliare strada, per i non addetti ai lavori, è un attimo.

Se da un lato è complicato,  dall’altro però, per chi come noi ha una predisposizione naturale, risulta davvero semplice creare qualcosa di impatto con pochi elementi. Ci vuole testa e … cuore!

In molti pensano che il ‘fai da te’ sia la soluzione più economica, non è proprio così e io ora lo posso anche testimoniare per esperienza diretta.
Oltre al tempo che ci vuole per pensare a tutto, al tema ed ai colori, che tipo di fiori … bomboniere si o no?  Eventualmente  quali scegliere?! Dove  andare a trovare  gli elementi che faranno parte della scenografia? Cercare per ore, ispirarti, perderti tra mille offerte … e, stai sicura, avrai altre mille situazioni, appuntamenti e impegni, ma se tu nella vita fai altro, se questo non è il tuo campo, come fai a gestire il tutto?!

Soprattutto, come avrei fatto io, mentre ero in seduta trucco, ad essere presente mentre arrivava la wedding cake?! Ed era pure ad un paio di metri da me … ma chi ha chiesa e location distanti km? Come può fare? Come avrei fatto, mentre mi cambiavo, ad andare in chiesa a posizionare i libretti, cestini riso e tutto il resto?! Te lo dico io: non ce l’avrei fatta! Senza l’aiuto di una event planner, che avrebbe pensato a tutta la regia e al coordinamento, non ce l’avrei fatta!

È anche vero che ci si potrebbe affidare ad una zia, una cugina, un’amica per un aiuto, oppure addirittura alla location , infatti sempre più spesso i ristoranti offrono il centrotavola e il tableau agli sposi, compreso nel prezzo … ma … io non volevo nulla di anonimo, nulla di ostentato certo, ma assolutamente nulla di banale e improvvisato. Ci si sposa una sola volta, o no?! Non contano solo le cibarie, per me ci deve essere il giusto mix degli elementi: compresa la parte  emozionale. Non solo gli sposi ma anche i loro ospiti devono vivere un’esperienza indimenticabile e condivisa.

E poi, ma ti immagini chiedere alla tua migliore amica, o ad una cugina o zia di dedicarsi alla sistemazione delle bomboniere o segnaposti mentre ti stai sposando? Ti sentiresti davvero di chiedere  loro, in qualità di invitate, quindi in abito da cerimonia,  di sistemare le tue cose alla location, escludendole, di fatto, dai momenti clou, del TUO evento, in chiesa o in municipio? Ci hai pensato?

Mentre si organizza l’evento della vita bisogna avere mille occhi, pensare ad ogni minima cosa, perché anche gli aspetti che a prima vista ci possono sembrare insignificanti, stiamo sicure che verranno fuori e si presenteranno come problemi da risolvere, quando meno ce lo aspettiamo, sempre se non siamo del mestiere, è ovvio.

Quanto a noi di cojas, ci sentiamo a nostro agio in questo mondo, siamo nel nostro elemento ed è bellissimo sentire che stiamo sollevando gli sposi dalle incombenze più seccanti e noiose per loro, vederli che si affidano a noi come se fossimo della famiglia, ci fa sentire utili, è una grande responsabilità,  certo, ma è entusiasmante vedere il loro sogno che pian piano prende forma.

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E quanto ci piace offrire piccole sorprese, non preventivate, piccoli doni  che vanno dritti al cuore, un dettaglio in più per il loro evento. Cosa ho detto prima? Con la testa, ma anche col cuore …

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Fin qui ho descritto come lavoriamo, l’ho fatto in maniera distaccata vero?  Eh si, perché l’event planner deve avere la mente fredda, in questo lavoro si deve avere una precisione chirurgica, non bisogna certo farsi prendere dalle emozioni, sennò ciao!

Ma … poi è toccato a me, trovarmi dall’altra parte, dalla parte della sposa…

 

Il prossimo articolo: riflessioni di una Wedding planner per vocazione