Riflessioni di una wedding planner per vocazione. La wedding planner si sposa, è calma, anzi isterica!

Riflessioni di una wedding planner per vocazione. La wedding planner si sposa, è calma, anzi isterica!

Qual'è la mia personale idea di festa per un matrimonio? Le due persone che decidono di sposarsi le vedo come  passeggeri di un bellissimo viaggio (inteso come l’evento in se)  che sarà molto breve ma intensissimo, esso potrà  generare emozioni così forti che accompagneranno la coppia per tutta a vita… il wedding panner in tutto questo? Lo vedo come il treno che trasporterà tutti i protagonisti del giorno, un bellissimo treno, moderno, efficiente, veloce, sicuro, procederà senza sbalzi, con tutti i comforts, il suo percorso, che verrà deciso prima,  sarà orientato verso la meta finale. I passeggeri arriveranno a destinazione riposati e felici, la loro esperienza sarà davvero indimenticabile e coinvolgente, perché si saranno emozionati e avranno riso, avranno visto paesaggi bellissimi e gustato tante prelibatezze.

Come vedo un evento senza il professionista? Sempre un viaggio, ma a bordo di una utilitaria che verrà guidata via via da vari componenti della famiglia degli sposi, se non dagli sposi stessi. Il tragitto verrà stabilito prima, certo, ma i vari conducenti non conoscono le strade giuste da fare per arrivare a destinazione senza intoppi. 

Per questo i percorsi che seguiranno non saranno facili, potranno passare in sterrati polverosi, potranno sbagliare strada e arrancheranno parecchio per trovare quella giusta,  andranno  avanti incerti accumulando ritardi e problemi. Come arriveranno a destinazione i nostri eroi? Impolverati, esausti, e stressati, molto stressati. 

Torniamo al mio matrimonio, nonostante conoscessi tutte le fasi di preparazione, non avrei mai pensato che mi sarei trovata così, esattamente come tutte le spose del mondo, elettrica, preoccupata che tutto andasse bene, anzi, in maniera perfetta!

Non solo! Manco a farlo apposta, proprio noi che consigliamo sempre di cominciare il planning almeno un anno prima, abbiamo dovuto organizzare tutto in circa tre mesi!

Che comica situazione! Infatti con Gianluca, l’uomo che oggi è diventato mio marito, eravamo insieme da tantissimo e, come spesso succede, abbiamo deciso di fare il grande passo così, dal giorno all’indomani.

Capita che tutto all’improvviso si allinei e tu devi seguire, non perché devi seguire per forza, ma perché lo senti nel cuore che è arrivato il momento. E allora non c’è storia, si va avanti, noi ci siamo e … chi c’è c’è.

Io però non potevo occuparmi del mio stesso matrimonio, troppo emotivamente coinvolta, ripeto,  intoccabile, nervosissima!

Ho subito affidato tutto a Laura, la mia super pignola, maniacale da rompere le scatole, perfezionista da irritare, ma fantastica sorella. Io lo so, perché la conosco da quando è nata, lei trova sempre le soluzioni più geniali per tutto, è davvero sorprendente! Con lei mi sarei sentita in una botte di ferro, sulle mie nozze non sarebbe potuto cadere neanche un meteorite… e se anche fosse caduto, lei, sono certa, gli avrebbe trovato uno spazio nella location e lo avrebbe pure valorizzato come parte integrante della scenografia.

Mentre io mi occupo della parte amministrativa, social e marketing, lei è il motore della cojas eventi, lei la designer delle scenografie, dunque anche da sola sarebbe riuscita perfettamente a mettere in scena le mie nozze. Mi sono completamente affidata a Laura, alla sua competenza e abilità, e soprattutto, come dicevo prima,  ad una sua skill apprezzatissima e vitale: il problem solving!

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Appena si decide di convolare a nozze, la primissima cosa da fare è decidere la data con la sede scelta per la cerimonia (sia essa la chiesa piuttosto che il Municipio). 

Con Gianluca  frequentavamo da più di dieci anni, e frequentiamo tutt’ora l’unico  Monastero Benedettino in Sardegna, dell’anno mille circa, lì avevamo conosciuto padre Gianni, che nel tempo è diventato il nostro Padre Spirituale, ovviamente volevamo che fosse lui a sposarci!


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https://www.sorres.it


‘Ma quando vi sposate?!', ‘Cosa aspettate a sposarvi?!’. Per anni questo è stato il mantra di Padre Gianni!

 'Quando decideremo, tu sarai il primo a saperlo!’ Promessa mantenuta. Siamo andati a trovarlo una domenica e a sorpresa gli abbiamo detto: ‘ Ciao Padre Gianni! Ci sposiamo!’ ‘Era ora!’ ha risposto lui con aria sorniona. 

Prima di andare avevamo un po' di ansia, in cuor nostro volevamo la data del 5 giugno, perché per noi ha un valore altamente sentimentale, avevamo timore che il nostro Padre Spirituale non fosse libero, che la Basilica non fosse disponibile … uuuhhhh quanti timori eh?! Siamo rientrati a casa con una data e un orario: sabato 5 giugno alle ore 11. Fantastico! Ancora una volta tutto allineato! Le prime classiche paure dei futuri sposi, dissolte subito, come neve al sole …

 

 

Il nostro desiderio era che tutto l’evento si svolgesse al Monastero, anche il pranzo, dunque il giorno stesso abbiamo verificato la logistica, stavolta la sala refettorio che frequentavamo da sempre, la dovevamo valutare in maniera più tecnica: planimetria, verifica dimensioni tavoli, e vettovaglie a disposizione, in videochiamata con Laura che ci diceva cosa verificare, che misure prendere … 

Si sa che noi di cojas non amiamo lasciare nulla al caso, siamo maniacali nella predisposizione di tutto, per le mie nozze sicuramente non avremmo mollato la presa. Sempre quella stessa domenica abbiamo visitato le camere della foresteria. La nuova ala al terzo piano è stata ristrutturata da poco tempo e gli alloggi sono degni di un hotel, con tanto di bagno in camera e kit di cortesia.

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La visita era necessaria, perché ovviamente avremmo dovuto soggiornare al Monastero almeno dal giorno prima delle nozze con le nostre famiglie, visto che per raggiungerlo, da dove abitiamo, ci vogliono circa 250 km. Tante ansie anche per questo aspetto, ma ancora una volta tutte dissolte: per il 4 e 5 giugno le camere che ci necessitavano erano libere!

 

Padre Gianni, sempre quella domenica, ci ha consegnato un foglio con tutte le letture ‘papabili’ per il rito religioso, inoltre ha dato via libera ad una scaletta musicale di repertorio classico, proprio come sognavamo noi! Ovviamente ci ha spiegato i passi formali da compiere, documenti da preparare, processicolo, pubblicazioni, ecc…


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Insomma siamo rientrati a casa con un bel po' di compiti da fare.

 

Prossimo articolo: Mettiamoci sotto col lavoro! C’è da pensare all’immagine coordinata e … bisogna trovare l’abito da sposa!!!